Davide D’Arcangelo a “Io, Chiara e il green”: transizione digitale, Covid-19 e transizione energetica

Davide D'Arcangelo

Ospite del programma radiofonico condotto da Chiara Giallonardo “Io, Chiara e il green”, Davide D’Arcangelo ha parlato di transizione digitale, del ruolo che ha avuto il Covid-19 in questo processo e della correlazione con la transizione energetica.

Il Responsabile Sviluppo di Fondazione Italia Digitale ha sottolineato la necessità che ha il Paese di essere alfabetizzato rispetto al digitale e alle sfide che esso comporta. Questo è stato infatti anche l’obiettivo del primo Festival Digitale Popolare che si è tenuto di recente a Torino e a cui Davide D’Arcangelo ha partecipato, in compagnia di importanti player del digitale, artisti e personaggi dello spettacolo. Sebbene la popolazione italiana si sia fortemente digitalizzata, grazie pure all’enorme spinta data dalla pandemia, il digitale che è entrato nelle nostre case non è sempre quello “buono”.

I dati forniti dall’esperto evidenziano come, ad esempio, “tra coloro che hanno più di 55 anni, oltre il 70% utilizza ormai il social network e le chat, mentre molto inferiori sono le percentuali di coloro che frequentano blog o utilizzano piattaforme di videoconferenza, podcast, gaming e altre forme di intrattenimento”. Quello che manca quindi è una “digitalizzazione consapevole”. I numeri registrati durante la pandemia sono superiori ma, come si può evincere anche dal fatto che la maggior parte degli eventi siano tornati in presenza, adesso sono in calo. Salvo coloro che lavoravano nei servizi o nei settori più avanzati che hanno davvero fatto largo uso delle nuove tecnologie, tutta la fascia di popolazione costituita da anziani e altri tipi di lavoratori si è limitata ad usare il digitale per il minimo indispensabile, rifugiandosi in quella che Davide D’Arcangelo chiama “zona di comfort digitale”.  

Parlando di transizione digitale sembra inevitabile tirare in ballo anche la transizione energetica. Ma perché? Secondo il Responsabile Sviluppo di Fondazione Italia Digitale la risposta è piuttosto semplice. “La transizione digitale e la transizione energetica sono speculari: non può esistere una transizione energetica senza la transizione digitale”, afferma.  “Il monitoraggio dei dati energetici – spiega – consente un vero e proprio efficientamento, dall’efficientamento degli edifici pubblici alla gestione dei consumi energetici”, e “questo avviene attraverso sensori, attraverso software che consentono l’accumulo di energia e la diffusione in rete in base ai consumi che avvengono”.

In merito invece ai rischi della transizione digitale, l’unico pericolo è quello di escludere una parte della popolazione, soprattutto anziana, qualora non si trovasse il modo di rendere ancora più user-friendly questa tecnologia.

Per ascoltare l’intervento:
https://www.raiplaysound.it/audio/2022/10/Io-Chiara-e-il-green-del-18102022-750673a7-a971-496f-a077-66b4da662100.html